Misurarsi con gli ambienti ridotti può sembrare un’impresa, ma con i giusti accorgimenti coniugare design e comfort è possibile e addirittura stimolante!
Come in ogni progetto, la prima fase di concept è importante per rilevare quali caratteri architettonici considerare: proporzioni e scale, assi e allineamenti, ritmi e ripetizioni. Queste valutazioni sono fondamentali per decidere cosa mettere in risalto, quali colori esaltano certe peculiarità e quali sono i possibili accorgimenti per minimizzare i punti critici. Superata questa fase, la parola d’ordine diventa “ottimizzazione”.
- Per sfruttare al meglio i metri quadri a disposizione, il primo accorgimento che è possibile adottare è collocare, quando e dove possibile, i mobili sospesi, come mensole, pensili e applique al posto di lampade da terra.
- L’industria del design, inoltre, ha elaborato negli anni soluzioni creative e di grande fascino proprio per andare incontro alla diffusione di spazi dalle dimensioni contenute: arredi pieghevoli e polivalenti, armadi che nascondono letti, pareti attrezzate con tutte le funzionalità utili alla gestione quotidiana degli ambienti.
- Quando progettiamo e arrediamo ambienti piccoli, lo studio dell’illuminazione diventa essenziale! Innanzitutto bisogna valutare l’apporto della luce naturale e predisporre soluzioni adeguate alla sua integrazione. Anche le stanze piccole richiedono diversi scenari: luce diretta per i piani di lavoro, luce soffusa per creare atmosfera, luci di design per conferire carattere e luminosità all’ambiente.
- Nel caso in cui la luce naturale non sia il punto di forza del progetto, può essere utile collocare degli specchi in punti strategici: uno grande a rivestire una intera parete, una galleria di diverse dimensioni e forme, a terra a coprire un angolo. Gli specchi possono fare miracoli e aiutare a far sembrare lo spazio molto più grande!
- Spazio ridotto? Tappeto grande! Un tappeto mini rischia di far sembrare la stanza ancora più piccola.
- Sii audace! Spazio piccolo non significa spazio bianco. È vero che i colori chiari rendono lo spazio più arioso, ma i colori più scuri, se sapientemente usati, possono rendere lo spazio prezioso. L’importante è rimanere coerenti e decidere una palette di colori che leghi tutti gli elementi e faccia dialogare gli ambienti.
- Il vuoto è un elemento. Ragionare sugli spazi di distribuzione e sui vuoti tra gli oggetti aiuta a mettere in risalto alcuni pezzi scelti e conferire il giusto design all’ambiente, oltre a rendere praticabile e percorribile lo spazio!
- Un altro accorgimento utile è giocare con le scale: mobili di dimensioni standard e opere d’arte su larga scala o un pezzo scelto fuori misura ad accentuare una prospettiva. L’importante è scegliere pochi pezzi giusti e collocarli con criterio.
- Nella gestione complessiva dello spazio è fondamentale anche valutare i diversi pattern presenti nella stanza. Che siano applicati sugli imbottiti, sui cuscini o su altri tessili, i pattern devono rispondere alla palette del progetto, magari incorporando il colore d’accento, e devono avere la giusta scala. Anche in questo caso si può giocare con le diverse dimensioni dei pattern per creare profondità.
- In ultimo? Questi sono accorgimenti, non regole! Ogni progetto ha la propria anima e, nelle parole di A. Hadley,
“arredare non significa fare scenografie, non significa fare belle immagini per le riviste; è piuttosto creare una qualità di vita, una bellezza che nutre l’anima.”